Dopo un accurato lavoro di ricerca e studio, diamo alla luce queste pagine su uno dei formati 8 mm più misteriosi e meno conosciuti al mondo: l’8 Maurer, conosciuto in Italia anche come 8M o 8 Mauer.
Per molti collezionisti, in possesso dei proiettori dedicati OemmeO e di alcune pellicole 8 Maurer con audio ottico, non è mai stato possibile risalire ad un’effettiva datazione e numerazione dei titoli stampati dall’unica società che distribuì questo formato, la San Paolo Film o Sampaolofilm, oggi Multimedia San Paolo.
È nostro desiderio con questo studio documentato, informare su uno dei fenomeni più effimeri del passo ridotto in Italia e nel mondo, con l’auspicio di apprendere da altri studiosi, collezionisti ed appassionati ulteriori dettagli e notizie, così da completare in maniera esaustiva questo interessante capitolo della storia dell’8 mm.


Desideriamo ringraziare in primis l’archivio della Multimedia San Paolo per informazioni, immagini e per il raro ultimo catalogo 8M, nella persona di Roberto Di Diodato, sacerdote Paolino, regista, produttore televisivo e giornalista, già responsabile della produzione della San Paolo Film e Multimedia San Paolo.
Altresì ringraziamo i collezionisti Mauro “Superotto” Coscia e Andrea Bacoccoli per il raro catalogo San Paolo Film 8M del 1971
, che ci ha permesso di completare e riscontrare il database dei titoli e Stefano Bianchini per le preziose notizie sui proiettori OemmeO Microtecnica e Fumeo.
Non ultimo il sito www.filmkorn.org di Carlos Pradera Jordana con il suo immenso e unico Super 8 Database, che ci ha permesso di ricostruire la storia del formato e del suo creatore John A. Maurer e da cui sono tratte le foto dei proiettori Toei 8 Talkie e Viewlex Super Sound.

La storia

La pellicola 8 mm venne introdotta a livello commerciale negli anni ’30, come alternativa amatoriale economica al 16 mm, ma solo verso la fine degli anni ’50 si pensò che fosse importante dotarla anche del sonoro. Le alternative possibili erano due: il sonoro con la pista magnetica, che già in quel periodo poteva essere utilizzato, e il collaudato sonoro ottico, utilizzato sia nel 35 mm cinematografico che nel 16 mm.
Nel 1961 l’ingegnere statunitense John A. Maurer, titolare di 60 brevetti per la registrazione di suono e immagine, progettò alcune modifiche al formato 8 mm in modo che potesse ospitare una colonna ottica di buona qualità(1).

I tre formati dell’8 mm con in basso la creazione dell’ingegner Maurer, a destra in una rara foto.

Per questo scopo realizzò un nuovo formato, l’8 Maurer, con perforazioni meno larghe, che consentivano di posizionare una banda sonora più ampia tra queste e il bordo della pellicola, permettendo così di allargare il fotogramma del 16% rispetto all’8 mm classico.
Purtroppo il fatto che il film dovesse girare a 24 fotogrammi implicava il suo utilizzo esclusivamente per la proiezione e la distribuzione di film commerciali o educativi, escludendo di fatto il settore amatoriale, anche per gli alti costi di gestione di pellicola e registrazione sonora.

Nello stesso periodo in cui Maurer propose il suo standard negli USA, in Giappone nel 1962 la società Toei presentò il nuovo formato Toei 8 con un proiettore dedicato, il Toei 8 Talkie, modificando la pellicola 8 mm incorporando una colonna sonora ottica sul lato opposto delle perforazioni, tra il fotogramma e il bordo della pellicola. Questo formato di fatto penalizzava sia l’immagine che l’ampiezza della colonna sonora, cosa che non succedeva nell’8 Maurer, concettualmente un anticipatore del formato Super 8, che esordì nel 1965(1).

Il Toei 8 Talkie (1962) – Foto da Super 8 Database.


Nell’illustrazione seguente è possibile vedere i formati a confronto.

Illustrazione elaborata da Super 8 Database.

L’8 Maurer venne brevettato nel maggio 1965 e commercializzato negli USA solo nel 1967, quando l’azienda nordamericana Viewlex, specializzata nel settore audiovisivo didattico, realizzò il primo proiettore dedicato, il Viewlex Super Sound, che consentiva anche la proiezione del formato 8 mm classico con audio sia ottico che magnetico.

Il proiettore Viewlex qui in versione Super 8 (1966/1968)- Foto elaborata da Super 8 Database.

La San Paolo Film pioniera dell’8 Maurer

Le aziende interessate a produrre e commercializzare le pellicole in 8 Maurer furono solo due in tutto il mondo, la Viewlex negli USA e la San Paolo Film in Italia.
Negli Stati Uniti vennero prodotti solamente film didattici, ma la San Paolo Film, storica azienda cattolica con un ricchissimo catalogo di film in 16 mm sia didattici, che religiosi e commerciali, decise di investire in questo nuovo formato e stampò e diffuse tra il 1968 e il 1974 circa 200 titoli, ribattezzando il formato 8M. Tutti i film in catalogo derivavano da copie già presenti nei cataloghi 16 mm e quindi già coperti per lo sfruttamento commerciale, oltreché testati come gradimento dal pubblico.
In basso le copertine dei cataloghi 1971 e 1974, l’ultimo stampato. Notate in quest’ultima i colori arancio dei proiettori Fumeo, in alto, e Microtecnica, in basso.
Cliccando sulle copertine potrete scaricare i pdf completi dei cataloghi.

I proiettori

Necessitando poi di proiettori adatti al nuovo formato, la San Paolo chiese alle società Fumeo di Milano e Microtecnica di Torino, specializzati in macchine da proiezione 8 e 16 mm, di produrre dei proiettori dedicati all’8 Maurer.
Ciascuna azienda realizzò quindi un proprio modello, adattando alcuni proiettori già di loro produzione, che vennero ribattezzati OemmeO, un acronimo derivato inserendo tra le due “O” di “otto”, la “emme” di Maurer, distinguendoli dagli altri modelli con dei dettagli di colore arancio.
Tutte le macchine erano adatte anche per le normali pellicole 8 mm mute o con sonoro ottico/magnetico.

La Fumeo produsse dal 1968 ben tre serie e cinque modelli sulla struttura del Fumeo Super 8, tutti predisposti per bobine da 750 metri:
Fumeo OemmeO prima serie con lampada da 200 W, 24 V, obiettivo Isco con focale 15-30 mm e audio ottico;
Fumeo OemmeO prima serie con le stesse caratteristiche ma con l’audio sia ottico che magnetico;
Fumeo OemmeO 2° con lampada da 250 W, 24 V, obiettivo Isco e sonoro ottico;
Fumeo OemmeO 3° con lampada da 200 W, 24 V, obiettivo Isco e sonoro ottico; questo modello era in prevalenza con parti strutturali color arancio, ma esiste anche qualche modello grigio antracite come la prima e la seconda serie;
Fumeo OemmeO 3° con le stesse caratteristiche ma con l’audio sia ottico che magnetico.
In basso due immagini del raro Fumeo OemmeO 2° presente in collezione.


Cliccando sulla copertina in basso potrete scaricare il pdf del libretto di istruzioni del Fumeo OemmeO con lo schema tecnico dell’amplificazione. Ringraziamo Isidoro Brizzi per questo raro reperto.



La Microtecnica, sempre a partire dal 1968, produsse altresì quattro versioni del suo proiettore OemmeO, entrambe con parti strutturali rosso aranciato:
Micron OemmeO con lampada da 250 W, 21,5 V, obiettivo con apertura f/1,3 e lunghezza focale di 20 mm, bobine da 750 metri e audio ottico;
Micron OemmeO con le stesse caratteristiche ma con la possibilità dell’audio ottico e magnetico;
Micron OemmeO OPL realizzato dall’officina di precisione OPL di Lusernia con audio ottico;
Micron OemmeO OPL realizzato dall’officina di precisione OPL di Lusernia con audio ottico e magnetico.

Il Micron OemmeO OPL presente in collezione.

Cliccando sulla copertina in basso potrete scaricare il pdf del libretto di istruzioni del Micron OemmeO. Ringraziamo Andrea Bacoccoli per questo raro reperto.

Due pagine pubblicitarie dal catalogo Sampaolofilm 8M del 1971.

Pubblicità dalla rivista “Mese SAMPAOLOFILM” del 1971 che puntava sulle proiezioni casalinghe con i “musicarelli” italiani.

Il rapido declino

L’8 Maurer, pur avendo un’ottima qualità d’immagine come definizione e stabilità, aveva purtroppo i giorni contati, sia per la diffusione limitata e la mancanza di aziende con la possibilità di imporlo su un mercato globale, sia per la rapida evoluzione e il miglioramento della pista magnetica sui supporti e l’imminente ascesa del Super 8, sostenuto questo da importanti produttori di pellicole e attrezzature come Kodak Eastman e Fuji Film.

In definitiva questo supporto ha avuto una buona diffusione solo in Italia grazie alla San Paolo Film, dove è stato prodotto fino al 1974 come alternativa al 16 mm, ad uso di oratori, sale della comunità e proiezioni private, per poi sparire in maniera graduale dalla distribuzione, dalle proiezioni e dalla memoria…
In questo ultimo ventennio, grazie al rinnovato interesse per la pellicola a passo ridotto da parte di appassionati collezionisti e alcuni studiosi, abbiamo potuto ritrovare pellicole, proiettori, cataloghi e informazioni su questo formato, creduto ormai perduto.
Queste pagine e la nostra collezione vogliono essere testimonianza di questa passione e interesse per la storica pellicola di John A. Maurer.

NOTE
1 Dal Super 8 database 8 mm film formats su www.filmkorn.org di Carlos Pradera Jordana.